La tavoletta in questione, databile approssimativamente al TMIIIA (XIV secolo a.C.) e molto probabilmente a forma di ‘foglia di palma’, risulta estremamente frammentaria, ragione che, assieme all’impossibilità di individuarne mano scribale e find-spot, non ne permette un’efficace contestualizzazione: gli unici sillabogrammi leggibili costituiscono il lemma pa-i-to[, evidentemente /P^haistos/ (: Φαιστός).

La frammentarietà del testo non rende possibile stabilire la natura del suo contenuto; la posizione iniziale del toponimo, infatti, unico elemento conservatosi, non fornisce un elemento sufficientemente diagnostico per una plausibile contestualizzazione, poiché nell’archivio di Knossos si trovano molti documenti a ‘foglia di palma’ che iniziano con un toponimo (per esempio la serie Dm, la Serie Pp, o alcuni documenti della serie C).

Tuttavia, prese in considerazione le innumerevoli analisi condotte sui segni delle tavolette cnossie al fine di identificarne le mani scribali, è in parte possibile escludere l’attribuzione del documento agli scribi più noti, quali H 117 e H 103. Di conseguenza, essendo tali funzionari implicati rispettivamente nella rendicontazione di ingenti quantità di ovini, lana e tessuti, si può ragionevolmente escludere che la tavoletta X 7629 registrasse tali prodotti.

pa-i-to[

(A) Festòs[

Pa-i-to: nome di luogo al caso locativo (/ nominativo di rubrica). Si tratta di un toponimo di origine pre-greca per il quale risulta comunemente ammessa la corrispondenza con Φαιστός (Festòs), la cui localizzazione geografica nella pianura della Messarà, a Sud del fiume Ieropotamos, appare unanimemente accettata.

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La tavoletta in analisi doveva presentare, in origine, la canonica forma ‘a foglia di palma’. Il documento risulta frammentario di tutta la parte destra, fattore che rende possibile la lettura di due soli sillabogrammi: pa, i e parte del sillabogramma to, in frattura.

Il frammento misura 2,5 x 2 x 1 cm ca.

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