N.inv. Pigorini/ Serie W

71977/ HT Wa 1283

Il nodulo pendente a un foro 71977/ HT Wa 1283 reca l’impronta di sigillo “colomba in volo” (Del Freo 2002-2003, 68; Albertini et alii, 11).

Il nodulo reca iscritto un segno in Lineare A sulla faccia B.

AB 74/ZE

Segno dalla funzione incerta, esso ricorre solo una volta certamente come sigla/logogramma sulla tavoletta HT 16a.4 (Negri 2002-2003, 100; Montecchi 2019, 286).

Come la quasi totalità delle cretule, questo nodulo pendente a un foro proviene dal Quartiere Nord-Ovest della Villa; probabilmente in origine conservate al piano superiore, crollato a seguito dell’incendio che distrusse la villa, sono state ritrovate nel vano 13, per questo battezzato “la stanza dei sigilli” e nell’area del portico 11 (Halbherr 1903, 30; Levi 1925, 73; per i luoghi di provenienza dei documenti amministrativi cfr. Militello 1988, 1992, 2001, 2011).

Misura 2.1 x 1.4 x 1.5 cm

Scriba –

Impronta di sigillo HT 13, attestata su 139 supporti, ricorre una volta nel corpus del Pigorini.

Il motivo raffigura un volatile ad ali spiegate, animale considerato messaggero della divinità, (Shapland 2009, 229-231; Binnberg 2018, 12); una decorazione in prossimità del bordo non è ben identificata (Del Freo 2002-2004, 68). Lo stile della raffigurazione è definito “quasi-talismanico”; infatti, testa e corpo non sono ricchi di dettagli, solo le piume delle ali sono leggermente abbozzate in una caratteristica forma a V, che Weingarten riconduce alla Scuola delle figure Alate (Weingarten 1988, 91-98). Caratteristica degna di nota è la frattura in basso a sinistra, il che farebbe credere che il sigillo che ha impresso il motivo fosse un cimelio, poiché continuò ad essere utilizzato, nonostante fosse rotto (Weingarten 1988, 91-98; Albertini et alii 2013, 11).

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