N.inv. Pigorini/ Serie W

 71969/HT Wa 1108

Il nodulo pendente ad un foro 71969/HT Wa 1108 è oggi un pezzo unico del corpus del Museo Pigorini, ma originariamente era in coppia con il nodulo ad un foro 71970, andato perduto. Reca l’impronta di sigillo “Tre foglie a ventaglio”. (Del Freo 2002-2003, 64).

Il documento è a forma di cono e reca alla base il segno in Lineare A

AB 02/ RO

Il segno ricorre su pochi esemplari (oltre al nodulo 71969, anche su 72460), evidenze insufficienti per permettere di capire se avesse valenza di abbreviazione acrofonica per il nome di un prodotto o di una località (Negri 2002-2003, 100; Montecchi 2019, 283).

Il nodulo proviene dal Quartiere Nord-Ovest della Villa, come la quasi totalità delle cretule; probabilmente in origine conservati al piano superiore, crollato a seguito dell’incendio che distrusse la distrusse, sono stati ritrovati nel vano 13, per questo battezzato “la stanza dei sigilli” e nell’area del portico 11 (Halbherr 1903, 30; Levi 1925, 73; per i luoghi di provenienza dei documenti amministrativi cfr. Militello 1988, 1992, 2001, 2011).

Misure 1.8 x 1.6 x 1.6 cm.

Scriba Wa 63

L’impressione di sigillo HT 34 è attestata su 5 supporti; solo uno al Museo Pigorini (Del Freo 2002-2003,64).

Il motivo è anche descritto come “tre conchiglie all’interno di un cerchio”. È un motivo eccezionalmente semplice e “arcaizzante”, nonostante nel Neopalaziale fiorisca il naturalismo minoico. Di esso è presente anche il duplicato “look-alike”, che se ne distingue solo per le dimensioni; le due incisioni sono probabilmente intenzionalmente simili, e sembrerebbero essere una variante locale del motivo con conchiglia rinvenuto a Cnosso (Weingarten 1988, 103; Weingarten 1992, 29-31; Albertini et alii 2013, 11).

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